Trigger Points: il caso di una violinista

02.10.2020

Come si valuta un musicista? Come si trattano i Trigger Points? 

Nello scorso post abbiamo parlato di Trigger Points e oggi, proprio riguardo a questo argomento, vorrei portarvi il caso di una giovane violinista. La paziente in questione è una ragazza di 18 anni che frequenta sia il liceo che il conservatorio, suonando circa 4 ore al giorno. Da 7 anni studia violino, mentre in precedenza si era dedicata allo studio del pianoforte. 

Alla prima valutazione, la ragazza riferisce dolori alla cervicale, alla spalla sinistra e alla mandibola dopo circa un'ora di pratica. Questi dolori sono strettamente legati al violino e sono di tipo on-off, ovvero scompaiono appena dopo la fine dello studio e non si presentano in nessun'altra attività della vita quotidiana. In particolare, aumentano se la sessione di studio prevede brani difficili o molto veloci. La paziente non pratica alcuno sport, per mancanza di tempo, e non fa mai pause durante lo studio musicale. Da circa due mesi ha notato che i dolori sono diminuiti, anche se sempre presenti, perché suona meno, ha cambiato lo strumento e ha cambiato gli occhiali, adattandoli alle diottrie mancanti. Gli occhiali sono sempre un elemento importante da considerare perché se non calibrati correttamente, costringono la muscolatura oculare a lavorare male andando, di conseguenza, a sforzare la muscolatura cervicale e paravertebrale. Inoltre, la paziente usa il bite notturno anche se al mattino ha fastidio alla mandibola. In occasioni concertistiche, la paziente suona a sinistra del leggio ed essendo secondo violino, suona a circa 45° di inclinazione rispetto al direttore, assumendo con le gambe una postura orientata in modo contrario alle spalle.

La seduta di fisioterapia, dopo la prima parte di colloquio e ascolto della paziente, si basa sulla valutazione. Nel caso dei musicisti, è fondamentale osservare la postura in 3 diverse situazioni per carpire tutte le variazioni possibili e individuare al meglio il problema: 

  • statica senza strumento; 
  • statica con lo strumento; 
  • dinamica con lo strumento.

La postura statica senza strumento è tutto sommato buona, con pronazione dei piedi per precedente problema di piedi piatti e leggera iperlordosi lombare. La postura statica con lo strumento invece presenta evidente elevazione e anteposizione della spalla sinistra per bloccare il violino. La paziente usa una mentoniera correttamente posizionata e una spalliera che, a parere di entrambe, risulta troppo bassa. Inoltre, il violino è tenuto più anteriormente per via della tecnica insegnatale dal maestro. Infine, la valutazione dinamica con lo strumento evidenzia quali sono le cause dei dolori riferiti dalla paziente. Mentre suona, la ragazza irrigidisce moltissimo la bocca e il collo, bloccando ancora di più la spalla sinistra. Inoltre, il braccio sinistro, anziché essere morbido e staccato dal corpo è adeso al fianco, in evidente contrazione e sforzo. Il braccio destro, la schiena e le gambe invece hanno una buona postura. Quindi, dalla valutazione si può capire facilmente l'origine dei dolori riferiti dalla paziente: irrigidendo tutta la porzione sinistra di viso, collo e braccio, si attivano tutti i trigger points di quelle zone, in particolare dei muscoli trapezio, elevatore della scapola, massetere (muscolo masticatore) e gran dentato. Inoltre, si possono fare altre due considerazioni di carattere generale ma comunque importanti: è necessario parlare con il maestro per trovare una spalliera più adatta e con il dentista per trovare un'altra soluzione al bite notturno che stanca ulteriormente i muscoli masticatori.

Una volta eseguiti il colloquio e la valutazione, come si procede? Personalmente ho eseguito un trattamento manuale associato a del pompage per lavorare sui Trigger Point attivi e scaricare tutto il tratto cervicale. Poi, ho eseguito un massaggio rilassante sulla zona delle spalle per aumentare la vascolarizzazione e sciogliere le tensioni. Infine, abbiamo visto insieme dei semplici esercizi di riscaldamento per spalle e collo. Il consiglio che le ho dato è quello di fare delle pause ogni ora, variare il repertorio, usare il calore sulle zone interessate dopo la pratica e se possibile eseguire attività fisica leggera come lo Yoga, per migliorare l'elasticità e la resistenza di tutto il corpo.

Dopo qualche giorno dalla prima seduta di fisioterapia, la paziente riferisce un miglioramento di tutti i dolori e una maggior resistenza muscolare se prima di suonare esegue il riscaldamento. Inoltre, provando autonomamente ad aumentare lo spessore della spalliera, sente di essere più comoda e di avere una postura più adatta. Infine, provando a non usare il bite per qualche giorno, i fastidi alla mandibola che si presentavano al mattino sono cessati e per questo ne parlerà con il suo dentista per trovare una soluzione migliore. Questo, ancora una volta, ci dice quanto sia importante la collaborazione fra diverse figure professionali e considerare ogni aspetto che ruota attorno al paziente. Le prossime sedute si focalizzeranno sul trattamento dei trigger points ancora attivi e sul miglioramento della postura.

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