Tendinite Achillea

27.11.2020

La Tendinite Achillea può interessare i musicisti? In che modo?

Il post di oggi ritorna su un argomento molto ampio e frequente nel mondo della musica: le tendiniti. In particolare, dopo aver affrontato le numerose tendiniti dell'arto superiore, oggi parliamo di una patologia degli arti inferiori che può colpire una tipologia specifica di musicisti, i batteristi, e parliamo infatti di tendinite Achillea. Il tendine d'Achille è il più grosso e robusto tendine di tutto il corpo che permette ai muscoli del polpaccio, Gastrocnemio e Soleo, di unirsi e inserirsi sull'osso calcaneare (il tallone) per garantire movimenti essenziali per stare in piedi, camminare ma anche correre e nuotare. In particolare, i muscoli citati eseguono la flessione plantare permettendoci ad esempio, di salire sulle punte dei piedi, di schiacciare i pedali della macchina e di dare la giusta spinta al nostro cammino. 

Nel mondo della musica, gli arti inferiori sono decisamente meno interessati da disturbi dettati dall'usura e dal gesto tecnico come artrosi, infiammazioni e tendinopatie ma possono comunque subire traumi o danni. I batteristi sono sicuramente la categoria di musicisti che più utilizza gli arti inferiori per poter suonare e, pertanto, possono essere colpiti da questa patologia. Nonostante non ci siano studi scientifici sui musicisti che possano dirci il tasso di incidenza della tendinite in questione, è ragionevole pensare che possa verificarsi anche in questa professione.

La tendinite Achillea è una delle tendiniti più frequenti nella popolazione normale e interessa soprattutto chi fa attività sportiva come la corsa, dove è richiesto un costante sforzo da parte dei muscoli del polpaccio per poter dare la spinta necessaria al gesto atletico. L'infiammazione può verificarsi sia nel punto di inserzione del tendine sul calcagno ma anche nella sua porzione intermedia dove, a causa della scarsa irrorazione, può facilmente verificarsi usura e degenerazione. Quindi, la patologia interessa principalmente la popolazione giovane e sportiva con un'alta incidenza in sport come corsa, calcio e danza. Ripetuti microtraumi, terreni sconnessi, scarpe inadatte ed elevata assunzione di particolari farmaci come gli antibiotici sono le principali cause di tendinopatia che, se non trattata, può passare dall'iniziale stato infiammatorio al più serio stato degenerativo con possibilità di microlesioni o, addirittura, rottura del tendine stesso. Inoltre, una tendinopatia Achillea, si accompagna spesso alla Spina Calcaneare, una neoformazione ossea che si verifica come conseguenza di eccessivi stiramenti della fascia plantare, ripetute infiammazioni dei tendini o ripetuti strappi del periostio del calcagno. 

Radiografia che evidenzia spine calcaneari multiple
Radiografia che evidenzia spine calcaneari multiple

I principali sintomi sono il dolore, con eventuale tumefazione del tendine e la limitazione funzionale per cui il paziente riferisce difficoltà ad eseguire il movimento di flessione plantare. La diagnosi si basa sull'esame obiettivo e la raccolta anamnestica. In aggiunta, si può richiedere l'esame ecografico per verificare eventuali tumefazioni e microlesioni al tendine non visibili alla valutazione medica.

La terapia, nel caso in cui il paziente non sia uno sportivo, si basa sul riposo, l'uso di ghiaccio e farmaci antinfiammatori. La fisioterapia può essere utile soprattutto per educare il paziente a un cammino più corretto, per migliorare la postura e l'appoggio plantare e per rinforzare la muscolatura degli arti inferiori al fine di sopportare meglio i carichi. Nel caso di effettive lesioni tendinee si può valutare l'intervento chirurgico ricostruttivo. Nel caso in cui sia presente anche la spina calcaneare, una terapia molto usata ed efficace sono le onde d'urto focali, volte a ridurre drasticamente l'infiammazione. Nel caso di sportivi come corridori o calciatori, il trattamento sarà più complesso perché incentrato sul ritorno in campo dell'atleta e seguirà quindi dei protocolli specifici messi in atto dai medici e dai colleghi fisioterapisti che si occupano dell'ambito sportivo. Per quanto riguarda i musicisti, ed in particolare i batteristi, una tendinite Achillea può verificarsi per i ripetuti gesti di flesso-estensione plantare necessari a suonare la grancassa. Il trattamento sarà una via di mezzo fra quello standard per persone non sportive e gli atleti. Oltre al riposo iniziale e alla fisioterapia mirata sarà anche importante valutare, insieme al paziente e a un podologo, una calzatura adeguata che permetta, soprattutto durante le prove o i concerti, un movimento funzionale del piede senza comprimere eccessivamente il tendine. Come sempre, è necessaria la collaborazione di più figure professionali per garantire un supporto al paziente a 360°.

Anche una tendinite Achillea, seppur non così frequente come altre tendiniti degli arti superiori, non va sottovalutata e va richiesto l'aiuto del medico e del fisioterapista il prima possibile per evitare la degenerazione e la rottura del tendine.


BIBLIOGRAFIA

Grassi FA, Pazzaglia UE, Pilato G, Zatti G. "Manuale di ortopedia e traumatologia". Seconda edizione, Elsevier, 2012

Robinson D, Zander J. "Preventing musculoskeletal injury (MSI) for musicians and dancers. A resource guide". Vancouver, Research BC, Shape association, 2002   

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