Sindrome del Piriforme

18.12.2020

Che cos'è? Da che cosa è causata?

Il post di oggi affronta una problematica molto frequente, spesso confusa per problemi diversi e che può interessare tutti, soprattutto chi sta tanto seduto come i musicisti. Parliamo di Sindrome del Piriforme e vediamo anche che, a volte, alcuni Trigger Points possono simulare in tutto e per tutto questa patologia.

Partiamo dall'anatomia ed in particolare dal nervo sciatico, il nervo più grosso e lungo del nostro corpo che origina dalle vertebre L4, L5, S1, S2 e S3. Dopo l'uscita dal canale vertebrale, il nervo sciatico attraversa in diagonale la natica per poi scendere dritto lungo tutta la coscia posteriore. A livello del Perone, si divide nei suoi due rami Sciatico Popliteo Interno e Sciatico Popliteo Esterno che innervano la gamba sia posteriormente che anteriormente e la pianta del piede.

Il nervo sciatico, nel suo passaggio nella zona glutea, passa al di sotto del muscolo Piriforme, muscolo rotatore esterno e abduttore dell'anca che origina dall'osso sacro e si inserziona sul gran trocantere del femore. In alcune persone, il nervo passa sopra o addirittura in mezzo al muscolo, ma sono casi rari. Se il muscolo Piriforme si irrigidisce, per posture scorrette o traumi, il nervo viene compresso generando così la Sindrome del Piriforme. Ad aggravare la situazione spesso è l'assunzione della postura seduta per molte ore o l'abitudine di mettere il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni. Quindi, con questo termine si indica la neuropatia periferica del nervo sciatico, di tipo compressivo o irritativo per via di problematiche al muscolo Piriforme.

I sintomi di questa patologia sono molto simili a quelli di una sciatalgia causata da ernia lombare e sono quindi dolore, formicolio e intorpedimento lungo il decorso del nervo. Nei casi più gravi si arriva anche alla perdita di funzionalità parziale o totale dei muscoli innervati dal nervo stesso. La differenza fra le due problematiche sta nel fatto che il dolore da Sindrome del Piriforme parte dal gluteo e non dalla colonna e, inoltre, viene esacerbato da movimenti che attivano o interessano il muscolo stesso come salire le scale o, appunto, stare seduti per tanto tempo, cosa che non necessariamente avviene con un'ernia. Come abbiamo detto nel post su ernie e mal di schiena, la presenza di ernia è molto raramente collegata ai sintomi e, pertanto, un dolore alla schiena e/o alla gamba ha molto spesso un'altra causa. Attenzione però, ci sono anche alcuni muscoli dei glutei che, con i loro Trigger Points, simulano in tutto e per tutto una sciatalgia o una sindrome del Piriforme, soprattutto se i muscoli sono in disfunzione contemporaneamente. I Trigger Points di medio gluteo, piccolo gluteo e dello stesso piriforme danno infatti un'irradiazione del dolore sovrapponibile al decorso del nervo sciatico. Il fisioterapista o il medico hanno quindi il compito di distinguere un dolore di origine nervosa, caratterizzato da formicolio e intorpedimento, da uno di origine miofasciale.

La terapia, di conseguenza, dipende dalla causa scatenante. Nel caso di un'ernia sarà da valutare la possibilità di intervento chirurgico ma altrimenti si procederà con il trattamento conservativo basato su riposo, antinfiammatori, antidolorifici e fisioterapia. Nel caso di una sindrome del Piriforme o di un Trigger Point attivo, bisognerà risolvere la compressione del nervo (o l'irrigidimento dei muscoli sovracitati) cambiando alcune abitudini, eventualmente migliorando alcuni atteggiamenti posturali e soprattutto ricorrendo alla fisioterapia. Tramite massaggio, stretching ed esercizi specifici di mobilità e rinforzo è possibile risolvere il disturbo senza grandi problemi.

La possibilità che questa problematica si ripresenti in futuro non è da escludere, soprattutto se causata da fattori non modificabili (o poco modificabili) come la postura seduta prolungata dettata dall'attività professionale del paziente. I musicisti ad esempio, trascorrendo molte ore seduti, soprattutto in situazioni di studio e di prove prima di un evento, possono essere facilmente colpiti da questa fastidiosa patologia. Non potendo cambiare la postura durante le prove, è possibile lavorare su altri aspetti e migliorare l'elasticità della muscolatura tramite il riscaldamento e lo stretching ed utilizzare un piccolo cuscino per la sedia, anche in concerto, in modo da creare uno spessore morbido che attenui la pressione sul muscolo e, di conseguenza, sul nervo. Ancora una volta, l'importanza della prevenzione e di un trattamento precoce è fondamentale per evitare e curare al meglio disturbi dolorosi e invalidanti.


BIBLIOGRAFIA

Martini FH, Timmons MJ, Tallitsch RB. "Anatomia Umana". Quinta edizione, EdiSES, 2012 

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