Mandibola e sistemi coinvolti

Che connessioni ha la mandibola? E' così importante?
La mandibola, grazie alla sua articolazione temporo-mandibolare (ATM) esegue movimenti di elevazione, abbassamento, protrusione, retrusione e lateralizzazione che permettono molti movimenti fondamentali per le funzioni vitali e non come masticazione, deglutizione, fonazione e respirazione. Inoltre, quest'osso e la sua articolazione, sono inseriti in un contesto posturale più ampio che comprende il tratto cervicale (e di conseguenza tutta la colonna), le spalle, gli occhi, l'orecchio e la lingua e dove tutti questi elementi si influenzano a vicenda.
ATM
E ORECCHIO
Per fare un esempio della complessità di questo sistema, prendiamo il disco articolare, posto da entrambi i lati tra condilo mandibolare e fossa temporale. Questo piccolo elemento articolare, gioca un ruolo di grande importanza nel movimento, nella stabilità, nel nutrimento e nella protezione dell'ATM.
L'ATM, proprio grazie al disco, ha rapporti con i muscoli masticatori (pterigoideo interno ed esterno, massetere e temporale) che si inseriscono su di esso. Questi muscoli, per loro natura, sono molto forti, sempre iperattivi e contratti. In una persona ansiosa che bruxa, digrigna o serra i denti, oppure nel caso di posture particolari adottate nella pratica musicale, questa iperattività muscolare può accentuarsi portando i muscoli ad accorciarsi e a trazionare il disco, dislocandolo. Il sintomo più tipico di una dislocazione discale è il click ma, come dicevamo prima, l'articolazione è inserita in un contesto posturale più ampio. Infatti, il disco ha connessioni anche con il martello (ossicino dell'orecchio medio) grazie al legamento disco-malleolare di Pinto. Di conseguenza, una dislocazione anteriore del disco comporta una trazione del martello ed eventuali acufeni!
ATM, CERVICALE e OCCHI
La mandibola inoltre è collegata al tratto cervicale e agli occhi grazie alle connessioni articolari e muscolari che ha con l'osso sfenoide, osso centrale posto alla base del cranio che prende contatto con le altre ossa del cranio (occipite compreso) e su cui, fra le altre cose, si inseriscono i muscoli masticatori e i muscoli estrinseci dell'occhio che permettono i movimenti oculari.

In particolare, la mandibola risponde ai movimenti del tratto cervicale bilanciando il peso del cranio: se ruotiamo il capo a destra, possiamo sentire una leggera traslazione della mandibola verso sinistra e viceversa. Una posizione anomala e prolungata del tratto cervicale come accade per alcuni strumenti come flauto traverso, violino e viola porta a una deviazione dell'asse mandibolare e uno squilibrio del sistema muscolare con conseguenti dolori e disturbi. Allo stesso modo, una posizione errata della mandibola, ad esempio in eccessiva e prolungata protrusione per una sbagliata tecnica di emissione del suono negli strumenti a fiato porta a un'estensione del tratto cervicale alto e a un sovraccarico della muscolatura cervicale (in particolare dei muscoli suboccipitali) con conseguenti dolori miofasciali, cervicobrachialgie ed eventuali cefalee.
Come dicevamo però, la mandibola è collegata anche agli occhi. Vediamo come.
La vista è il senso da cui siamo più dipendenti, basta infatti chiudere gli occhi per iniziare a perdere l'equilibrio e avvertire un senso di smarrimento. Inoltre, il nostro cervello è molto bravo a compensare un difetto visivo a uno o entrambi gli occhi rendendo questi difetti latenti e di fatto difficili da diagnosticare. Il nostro corpo infatti, attua dei compensi anche minimi per mantenere in ogni situazione lo sguardo orizzontale e non incorrere nella diplopia (visione doppia). Questi compensi vengono eseguiti soprattutto dal tratto cervicale. In una condizione di normalità o temporanea questi adattamenti non avranno ripercussioni sul resto del corpo ma, nel caso in cui i compensi siano duraturi, possono insorgere diversi problemi. Un esempio di questo adattamento è l'exoforia, strabismo latente che porta uno o tutti e due gli occhi a deviare verso l'esterno. Questa condizione porta la persona ad inclinare e ruotare il capo per evitare la diplopia. Come abbiamo visto prima però, una postura prolungata e anomala del capo e del collo portano a un atteggiamento di rimando della mandibola con conseguenti disfunzioni muscolari e articolari. In questo caso il problema è che spesso un'exoforia non viene osservata né riconosciuta come causa scatenante (il paziente infatti non ha strabismo, lo si osserva solo tramite alcuni test) e il paziente può quindi presentare dolore cervicale e/o mandibolare prolungato, senza una causa apparente e senza quindi trovare la soluzione. Il fisioterapista deve quindi valutare anche la funzionalità oculare e visiva e, nel caso, inviare il paziente da uno specialista.
Un altro esempio di come gli occhi possano influenzare la mandibola e la postura è dato dalla miopia. Una miopia non diagnosticata, oppure delle lenti/occhiali da vista non adatti al deficit visivo possono portare la persona a sforzare enormemente gli occhi e assumere atteggiamenti errati, come un'anteposizione del capo per riuscire a leggere meglio. Un'atteggiamento posturale di questo tipo comporta un'iperattività dei muscoli suboccipitali e, come abbiamo visto, un'alterazione dell'attività dei muscoli masticatori.
In un contesto musicale e soprattutto orchestrale, dove spesso il leggio viene condiviso fra due musicisti e si suona in ambienti piuttosto bui, uno sforzo prolungato della vista può avere serie ripercussioni sul tratto cervicale, sulle spalle e sulla mandibola.
TRIGGER POINTS
Un ultimo aspetto interessante da considerare è il dolore di origine miofasciale. I muscoli massetere e temporale hanno, come tutti i muscoli, dei punti di maggiore tensione chiamati Trigger Points. Questi punti possono attivarsi in seguito a iperattività, sforzi e sovraccarico e generare dolore anche lontano dalla loro sede. I Trigger Points di questi due muscoli hanno come area di irradiazione del dolore i denti. Di conseguenza, un mal di denti aspecifico, non causato da problematiche come carie o espulsione dei denti del giudizio, potrebbe essere dato da un'iperattività e un sovraccarico dei muscoli masticatori.


Considerata la complessità di queste strutture, che cosa si può fare per evitare o ridurre il rischio d'insorgenza a problemi mandibolari e agli altri sistemi coinvolti?
Innanzitutto, se insorge un dolore prolungato o un disturbo fastidioso come un'acufene, osservate se ci sono stati cambiamenti recenti come appunto un cambio di occhiali, l'utilizzo recente di un bite/apparecchio o un cambio di tecnica/strumento. Questo vi aiuterà a risalire all'origine del dolore e a risolverlo più in fretta.
La cosa migliore da fare è rivolgersi a un fisioterapista che, grazie a una valutazione approfondita potrà aiutarvi a stabilire la causa del problema ed eventualmente indirizzarvi da uno specialista come un ortottista, un oculista o un odontoiatra (a volte i problemi mandibolari possono essere causati da malocclusione e serve quindi l'aiuto di uno specialista per risolvere il problema meccanico, prima di quello funzionale).
Il trattamento della muscolatura masticatoria e della sua articolazione richiede tecniche intra orali ed è quindi necessario l'intervento di un fisioterapista. Questo però non significa che non si possa fare nulla per alleggerire la tensione a livello mandibolare, soprattutto sul muscolo massetere. Infatti, è possibile eseguire esternamente un automassaggio sul ventre del muscolo, eseguendo dei piccoli cerchi o facendo una pressione variabile in base al dolore e alla rigidità riscontrata. Come potete vedere dall'immagine, il muscolo è facilmente individuabile, ma per maggior certezza, ponete le dita sopra l'angolo della mandibola e serrate i denti: la massa che si contrae e si gonfia sotto le vostre dita è il muscolo massetere.

Inoltre, la prevenzione basata su esercizi di riscaldamento e defaticamento per mantenere flessibili cervicale, spalle e mandibola è l'arma primaria che potete usare autonomamente per evitare di incorrere in questi problemi.
Spero che questo articolo vi abbia dato delle informazioni in più e vi possa aiutare in futuro nella prevenzione e nell'intervento tempestivo atti a risolvere questi disturbi.
Vi ricordo che per approfondire gli argomenti citati in questo articolo come gli esercizi, le cefalee e i Trigger Points potete consultare gli altri articoli del blog!