Le cicatrici

04.11.2020

Che cosa sono le cicatrici? Hanno bisogno di fisioterapia?

Il post di oggi parlerà di un argomento molto sottovalutato ma molto importante che rientra nelle competenze del fisioterapista: le cicatrici.

La cicatrice è il risultato permanente di un processo riparativo in seguito a una lesione della cute, che prevede la proliferazione di tessuto fibroso da parte dell'epidermide e del derma (i due strati più superficiali della cute). Una cicatrice può verificarsi in seguito a una lesione accidentale come un taglio o una caduta ma anche in seguito a un intervento chirurgico dove la cute viene incisa volontariamente. In seguito alla lesione cutanea, il nostro corpo mette in atto un processo riparativo diviso in 4 fasi che porta alla formazione del tessuto cicatriziale:

  1. FASE EMOSTATICA: appena dopo il trauma si ha sanguinamento e successiva chiusura dei vasi.
  2. FASE INFIAMMATORIA: la zona interessata, per la reazione infiammatoria in atto, si gonfia e si arrossa. Nel caso di una ferita chirurgica, l'infiammazione sarà minore poiché l'incisione è più precisa ed è eseguita in ambiente sterile.
  3. FASE PROLIFERATIVA: il tessuto perso, soprattutto nel caso di grosse lesioni, si rigenera.
  4. FASE DI MATURAZIONE: si struttura la cicatrice vera e propria.

Ogni lesione, per guarire correttamente e formare una cicatrice "pulita" ha bisogno di una corretta irrorazione e dell'accostamento dei lembi cutanei, affinché il processo riparativo sia rapido e ben strutturato. Talvolta però, ci possono essere delle complicazioni date dalla persona o dal tipo di ferita e, per questo, si parla di diverse possibilità di guarigione:

  • GUARIGIONE DI PRIMA INTENZIONE: tipica delle ferite da taglio e chirurgiche, i lembi sono puliti e ben accostati. La cicatrice si formerà senza problemi.
  • GUARIGIONE DI SECONDA INTENZIONE: tipica delle ferite lacero-contuse, delle ulcere, delle fistole e delle ustioni. Il trauma ha comportato una perdita di tessuto e, di conseguenza, i lembi cutanei non saranno vicini. La guarigione sarà più lunga ed è possibile che la cicatrice non si formi correttamente.
  • GAURIGIONE DI TERZA INTENZIONE: condizione rara, avviene quando una ferita suturata perde il contatto fra i lembi ed è necessario ricominciare il processo riparativo. Avviene ad esempio quando i punti di sutura non tengono o la ferita si infetta ed è necessario riaprirla.

Inoltre, la guarigione di una ferita è influenzata sia da fattori locali come la presenza di corpi estranei o la localizzazione della ferita, ma anche da fattori generali come età, stato di salute e malattie sistemiche (diabete). Quando avviene una lesione, una volta che la ferita è chiusa e la cicatrice si sta formando, sarà molto importante lavorare sulla cicatrice stessa per evitare che si formino delle aderenze nei tessuti sottostanti. Infatti, bisogna pensare alla cicatrice come a una colata di cemento che non coinvolge solo lo strato più superficiale della cute, ma che scende in profondità arrivando a coinvolgere vasi, nervi, muscoli e tendini. Questo avviene soprattutto in zone come il polso, la spalla o la caviglia dove convivono tante strutture diverse in uno spazio ristretto e con poca massa muscolare e grassa. Il risultato è una cicatrice adesa e spessa, non bella esteticamente e che inoltre limita i movimenti della zona coinvolta. Per questo, in seguito soprattutto ad un intervento chirurgico, il fisioterapista dovrebbe dedicare una parte della riabilitazione a trattare la cicatrice eseguendo manovre di scollamento dei tessuti adeguate. Inoltre, è possibile favorire la guarigione usando creme apposite, sotto consiglio del medico o del chirurgo.

Molto spesso, il processo di guarigione va a buon fine e la cicatrice risulta sottile e non adesa ma, purtroppo, ci sono situazioni in cui una cicatrice diventa ipertrofica o addirittura sfocia in un cheloide. Un cheloide è una cicatrice che cresce oltre i confini della lesione e presenta infiammazione cronica dando quindi dolore, prurito e crescita continua. In questo caso, non bisogna assolutamente toccare la ferita ma consultare un chirurgo plastico che proporrà la terapia migliore.

Tutte le cicatrici, anche le più piccole, hanno bisogno di essere trattate da personale medico e riabilitativo competente in modo da non creare complicazioni e ulteriori disturbi. Se vi capita di subire un intervento come la ricostruzione dei tendini della spalla, chiedete al vostro fisioterapista di valutare e trattare anche la cicatrice oltre a riabilitare il segmento operato. L'argomento di oggi, pur non essendo strettamente legato al mondo della musica, è comunque di grande importanza in quanto le cicatrici sono segni cutanei estremamente comuni (ognuno di noi ha almeno una cicatrice) e perché purtroppo, è un argomento ancora oggi sottovalutato sia dai medici che dai fisioterapisti. Conoscere anche questo aspetto vi aiuterà a comprendere meglio il vostro corpo e ad affidarvi a mani esperte.

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