Il colpo di frusta

Che cos'è il colpo di frusta? Quando avviene?
Nel post di oggi, proseguiamo il discorso relativo alla cervicale e affrontiamo un argomento molto comune, soprattutto per chi guida: il colpo di frusta.
Il colpo di frusta è un trauma del tratto cervicale conseguente a uno stimolo meccanico che spinge la zona cervicale oltre i suoi limiti fisiologici. Tipicamente, questo trauma avviene negli incidenti stradali, soprattutto nei tamponamenti a velocità più o meno elevata. Il movimento che la persona subisce è quello di una spinta in avanti del resto del corpo con un'iniziale iperestensione cervicale, subito seguito da una rapida iperflessione causata dal ritorno elastico delle strutture cervicali e dallo stimolo fisico dell'incidente. La sequenza dei movimenti subiti ricorda perfettamente il movimento che esegue una frusta, da cui infatti deriva il nome del trauma. Inoltre, le vertebre cervicali, possono subire anche un movimento di traslazione le une sulle altre che aumenterà lo stress articolare, muscolare e nervoso, con la possibilità di causare seri danni. Oltre agli incidenti automobilistici, un colpo di frusta può avvenire anche per traumi di altra natura, sia sportiva che lavorativa ma anche in situazioni apparentemente innocue e un esempio, anche se insolito, arriva proprio dal mondo della musica. Pensiamo infatti ai musicisti di genere Rock e Metal dove spesso, durante i concerti, eseguono dei rapidi movimenti con la testa. Seppur volontari e non improvvisi, quei movimenti sono molto veloci ed esagerati rispetto al range fisiologico della cervicale e possono quindi, alla lunga, creare dei microtraumi simili a un colpo di frusta.
A
livello di strutture ossee, muscolari e nervose, un colpo di frusta
può avere serie conseguenze che possono creare anche gravi
disabilità. Come abbiamo visto, la colonna cervicale subisce un
trauma multiplo in più direzioni, con la possibilità di subire
microlesioni o addirittura fratture vertebrali. I muscoli, colti alla sprovvista, mettono in atto un
meccanismo difensivo e cercano di frenare il brusco movimento
irrigidendosi di colpo e andando in spasmo. Nei casi più gravi
(fortunatamente rari), possono addirittura lacerarsi per l'eccessiva
forza subita. I numerosi legamenti che stabilizzano le vertebre,
soprattutto C1 e C2 possono anch'essi lesionarsi generando dolore e
instabilità. I vasi e i nervi che decorrono lungo la colonna
cervicale, nei casi più gravi possono stirarsi e generare sintomi
auotonomici e neurologici. Fortunatamente, la struttura ossea e muscolare protegge
sufficientemente le strutture vascolari e nervose limitando
notevolmente i danni. Le lesioni a queste strutture sono infatti
molto rare.
I sintomi conseguenti ad un colpo di frusta sono quindi molto variabili in base all'entità del trauma. Sicuramente, a causa del brusco colpo, il sintomo principale sarà il dolore a collo e testa, associato a rigidità muscolare e limitazione del movimento. A questi sintomi se ne possono aggiungere altri più insoliti come ronzio alle orecchie, vertigini, vista offuscata e nausea. Nei casi più gravi dove, per via del trauma si sono generate delle ernie, potremo avere anche formicolii e parestesie a collo e arti superiori e difficoltà di movimento. In alcuni casi possono verificarsi anche dolori lombari.
La diagnosi per un colpo di frusta è abbastanza immediata, soprattutto se il paziente giunge in pronto soccorso o dal medico in seguito a un incidente stradale. In ogni caso, oltre all'esame obiettivo sarà importante eseguire una lastra per controllare lo stato osseo e verificare che non ci siano fratture vertebrali. In più, una volta accertata l'integrità ossea, bisognerà eseguire una risonanza magnetica (o una tac) per verificare le condizioni muscolari e legamentose ed accertarsi che non vi siano lesioni a questi livelli.
La terapia sarà differente in base alla gravità del quadro clinico. Nei casi più lievi, dove non si ha alcuna lesione, basterà fare uso di farmaci analgesici e antinfiammatori e stare a riposo. L'uso del collare è raccomandabile solo per un paio di giorni, per poter permettere alla muscolatura di riposarsi, rilasciarsi e ritornare alla normalità. Un uso eccessivo del collare in una situazione non necessaria non farà altro che aggravare la situazione inibendo e indebolendo i muscoli, creando ancora più dolore e instabilità! Nei colpi di frusta moderati, dove esistono delle microlesioni ai muscoli e/o ai legamenti, oltre all'uso di farmaci, sarà necessario il collare per qualche giorno per permettere alle strutture lesionate di guarire. Infine, nei casi più gravi, il collare andrà portato per qualche giorno fino a qualche settimana, in base all'indicazione medica.
In tutte le situazioni, in seguito all'iniziale riposo, sarà di vitale importanza eseguire un ciclo di fisioterapia per ridurre il dolore e i sintomi associati, per poter ripristinare una buona mobilità articolare e un buon controllo muscolare e tornare così alla vita di tutti i giorni. Durante la fisioterapia, sarà importante ascoltare il dolore del paziente e la sua paura, soprattutto in seguito ad un incidente stradale che può essere un evento psicologicamente stressante. Spesso, poiché oltre al dolore compaiono sintomi come vertigini e nausea, il paziente sarà molto spaventato e avrà paura ad eseguire qualsiasi movimento per timore di evocare quei sintomi. Un atteggiamento difensivo sarà quindi ragionevole ma non bisogna prolungarlo troppo per evitare che si instaurino rigidità e limitazioni più gravi. Il fisioterapista dovrà quindi essere bravo ad instaurare un rapporto rilassato e di fiducia con il paziente in modo tale da avere la massima collaborazione e la migliore risoluzione del problema.
Il colpo di frusta non è un argomento di stretto interesse per i musicisti ma è ovvio che, essendo un trauma estremamente comune nella società odierna, è fondamentale conoscerne le basi per poter eseguire una corretta terapia nel caso in cui questo fenomeno si verifichi. Non sottovalutate mai i dolori conseguenti a un trauma del genere perché potrebbero nascondersi delle lesioni più serie a livello dei tessuti profondi.