Disturbi dell'articolazione temporomandibolare (ATM)

14.09.2020

Quali sono e da cosa sono causati i disturbi dell'articolazione temporomandibolare?

L'articolazione temporomandibolare, abbreviata in ATM, è l'articolazione che, bilateralmente, collega l'osso mandibolare al cranio, più precisamente all'osso temporale. Questa articolazione viene definita anatomicamente come "diartrosi", ovvero articolazione ad alta mobilità, provvista di menischi, capsula, cartilagine e legamenti. Lo scopo principale dell'ATM è quello di aprire e chiudere la bocca attraverso un movimento combinato di rotazione e traslazione. Se appoggiamo indice e medio affianco all'orecchio, mentre apriamo e chiudiamo la bocca, possiamo sentire chiaramente il movimento articolare descritto. Inoltre, l'ATM permette movimenti laterali e di avanzamento (protrusione e retrusione). Su questa articolazione si attaccano i muscoli masticatori (massetere e pterigoidei) responsabili dei movimenti sovracitati.

L'articolazione temporomandibolare è strettamente collegata alla colonna cervicale tanto che, patologie come il bruxismo, possono generare problemi cervicali come tensione, mal di testa e vertigini. Allo stesso modo, posture sbagliate del tratto cervicale possono generare disturbi dell'ATM. In letteratura infatti, è stato osservato che la presenza di dolori e disfunzioni al viso nei musicisti, è spesso associata a PRMDs in altre regioni corporee come spalle e collo. Infatti, suonare uno strumento, e in particolare uno strumento a fiato, comporta l'assunzione prolungata di posture e movimenti mandibolari e cervicali compensatori che sforzano enormemente l'ATM, la colonna e i muscoli orbicolari. 

L'uso precoce, prolungato e continuativo di strumenti a fiato potrebbe indurre alterazioni dell'equilibrio tra strutture scheletriche e dentali fino alla comparsa di disturbi paragonabili a quelli riscontrati nella popolazione normale. Le cause sono legate alla combinazione di diversi fattori: vari tipi di bocchino, numero di ore dedicate al suono dello strumento, posizione dei denti, forze esercitate dalla lingua e dai muscoli facciali durante la produzione del suono. Le forze prodotte durante l'utilizzo degli strumenti a fiato sono maggiori di quelle esercitate dalla normale attività muscolare e raggiungono livelli pressori al limite della massima sopportazione labiale. I musicisti infatti, riferiscono comunemente traumi ai tessuti molli (nei suonatori di clarinetto e ottone), disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM), come conseguenza della protrusione mandibolare necessaria per formare l'imboccatura dello strumento, bruxismo e tanti altri problemi di interesse odontoiatrico.

I disturbi dell'articolazione temporomandibolare sono quindi blocchi mandibolari che impediscono la completa apertura della bocca, schiocchi e rumori articolari, artrosi e artrite, dolore generalizzato e tensione dei muscoli masticatori (masseteri e pterigoidei).

Un aspetto interessante però, è che fra i soggetti colpiti ci sono anche tanti strumentisti che non usano la bocca per produrre il suono, come violinisti e pianisti. Questo potrebbe essere dovuto a un irrigidimento del viso durante la performance per problemi di postura ma anche ansia, nervosismo e per la tensione muscolare. Infatti, serrare i denti, è una strategia involontaria molto comune quando si esegue uno sforzo. Pensiamo ad esempio a quando spostiamo un oggetto pesante: viene automatico stringere e serrare i denti anche se questo non aiuta in alcun modo ad eseguire il movimento. La fisioterapia quindi, può essere utile in questi casi per risolvere le tensioni muscolari a livello cervicale e masticatorio, tramite esercizi, manovre specifiche e la combinazione di terapia manuale e massaggio. Per quanto riguarda invece malocclusione, schiocchi articolari e blocchi mandibolari, è necessaria la collaborazione con medici specialisti come dentisti, odontotecnici e ortopedici. 

Osserviamo quindi che il lavoro in equipe è sempre fondamentale al fine di garantire al paziente un completo supporto.


BIBLIOGRAFIA

Steinmetz A, Zeh A, Delank KS, Peroz I. "Symptoms of craniomandibular dysfunction in professional orchestra musicians". Occupational Medicine, Volume 64, Issue 1, January 2014, Pages 17-22

Lattanzio R, Abbinante A, Agneta MT, Nisio A, Tritto F, Palmisano A, Cagiano R. "Musicisti di strumenti a fiato e salute orale". Dental Tribune (website). 2016

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