Cefalea

11.11.2020

Che cos'è la Cefalea? Quanti tipi ne esistono?

Nello scorso post abbiamo parlato di cervicalgie e di come questi disturbi possano dare dolore alla zona del collo, della testa e del braccio (cervicobrachialgia). Oggi vedremo un'altra patologia molto comune che, oltre ad essere disabilitante e degna di nota, rientra anche nell'interesse riabilitativo: la cefalea.

Il termine cefalea indica un insieme di segni e sintomi piuttosto comuni ma con eziologia varia. Il sintomo più frequente è sicuramente il dolore che interessa la zona della nuca, del viso e talvolta anche il cuoio capelluto. Normalmente, le cefalee vengono suddivise in primarie e secondarie dove, nel primo tipo, rientrano quelle cefalee in cui il dolore rappresenta un sintomo autonomo e non legato ad altre patologie. Nelle cefalee secondarie invece, il dolore alla testa è correlato ad altre patologie predominanti come la sinusite, la presenza di tumori cerebrali, infezioni, traumi etc. Le cefalee secondarie sono competenza strettamente medica e non verranno quindi trattate in questo post. Quelle primarie invece, sia perché più comuni e sia perché di interesse anche riabilitativo, verranno approfondite di seguito.

Iniziamo dicendo che esistono molti tipi di cefalea primaria e, secondo l'AIC (associazione italiana per la lotta contro le cefalee) i più diffusi sono sicuramente l'emicrania, la cefalea muscolo-tensiva, la cefalea a grappolo e la cefalea cronica.

Le cause scatenanti queste cefalee non sono sempre chiare e ben definibili ma quello che sappiamo è che possono coesistere diversi fattori scatenanti come squilibri ormonali, posture scorrette, stress emotivo, abitudini alimentari sbagliate e uso di sostanze. Di seguito, vediamo le specifiche di ogni cefalea primaria, con particolare attenzione a quella muscolo-tensiva.

  1. Emicrania: ha un'incidenza tra il 12 e il 15%, molto più frequente nelle donne, può comparire già da bambini (10% dei casi). I segni e sintomi sono una cefalea pulsante molto forte (spesso monolaterale), associata a nausea e a fastidio alla luce e ai rumori. Questi pazienti in genere, quando insorgono gli episodi emicranici, riescono a trovare sollievo stando sdraiati al buio in completo silenzio. La durata degli episodi varia tra le 4 e le 72 ore e, pur non essendoci una terapia mirata, possono trovare sollievo con farmaci antiepilettici, antidepressivi o triptani. Le cause sono spesso attribuibili a stress, variazioni ormonali e climatiche. Inoltre, a quanto sembra, cibi contenenti istamina come cioccolato e alcool favoriscono l'insorgenza di nuovi episodi.

  2. Cefalea a grappolo: è una cefalea piuttosto rara, con elevata prevalenza negli uomini e con sintomatologia molto forte (è la più intensa). La zona interessata è soprattutto quella attorno all'occhio, con episodi dolorosi della durata variabile fra i 10 e i 180 minuti. Oltre al dolore, si verificano lacrimazione, arrossamento oculare e congestione nasale. Non esistono terapie specifiche per questa patologia.

  3. Cefalea cronica: definita tale se è presente per almeno 15 giorni al mese e per almeno 3 mesi, può essere un'evoluzione dell'emicrania. Ha una prevalenza del 4%, può essere causata da un sovradosaggio di analgesici ed è spesso associata ad ansia e/o depressione. A causa della frequenza degli episodi può avere serie ripercussioni sulla vita del paziente, causando una vera e propria disabilità, intesa come difficoltà nell'eseguire attività della vita quotidiana.

  4. Cefalea muscolo-tensiva: è la cefalea più frequente (circa il 90% di incidenza) e di interesse riabilitativo. Causata da posture scorrette e prolungate, stress emotivo e tensione porta all'irrigidimento dei muscoli. In particolar modo, i muscoli Suboccipitali, contraendosi, possono comprimere il nervo Occipitalis Maior deputato all'innervazione della testa, causando quindi dolore nella zona del collo fin sopra la testa. Inoltre, l'attivazione di alcuni Trigger Point come quelli dei muscoli Trapezio e del muscolo Sternocleidomastoideo generano dolore irradiato alla nuca, al volto e alla testa. Quest'ultimo poi, ha un'area di irradiazione del dolore che coinvolge anche l'occhio simulando perfettamente una cefalea a grappolo. Infine, alcuni atteggiamenti masticatori come il bruxismo o la malocclusione dentale possono causare eccessivo stress dei muscoli masticatori (massetere e pterigoidei) causando stress cervicale e, secondariamente dolore al collo e mal di testa. Di conseguenza, sarà molto importante eseguire una diagnosi differenziale per avere un'idea chiara dell'origine del problema e poter trattare al meglio il paziente. Le cefalee muscolo-tensive possono essere trattate con farmaci analgesici ma trovano grande beneficio con la fisioterapia e la massoterapia perché, sciogliendo i muscoli rigidi ed allenando la zona del collo e delle spalle ad essere forte ed elastica, si elimina la causa del disturbo.

I musicisti, a causa del forte stress ripetuto a livello di collo e spalle, possono facilmente sviluppare cefalee, soprattutto di tipo muscolo-tensivo. Gli strumenti più colpiti sono sicuramente viola, violino e flauto traverso a causa della postura innaturale del collo assunta per suonare. Strumenti a fiato come oboe, sax e clarinetto (ma anche gli altri) possono ugualmente causare irrigidimento muscolare. In particolare, a causa della postura in flessione con il collo, i muscoli estensori della cervicale vengono notevolmente stressati e i muscoli accessori della respirazione come Scaleni e Sternocleidomastoideo possono sovraccaricarsi e andare in sofferenza. Inoltre, bisogna considerare che questi professionisti lavorano spesso in spazi ristretti e poco illuminati aumentando ulteriormente lo stress cervicale e oculare. Quindi, sarà importante trattare e risolvere precocemente questi disturbi prima che compromettano la vita quotidiana e professionale. Ancora più che con altre patologie, nel caso delle cefalee sarà indispensabile la collaborazione fra diverse figure professionali come medico, fisioterapista, nutrizionista, psicologo e dentista (nel caso in cui ci siano disturbi dell'ATM). Inoltre, sarà importantissimo collaborare con l'insegnante di strumento e con il paziente stesso al fine di trovare soluzioni ergonomiche compatibili con la tecnica e la pratica musicale.

Le cefalee sono un disturbo serio e invalidante che colpisce molte persone. Per questo motivo, ritengo la spiegazione di questo argomento utile a chiunque. Nel caso in cui vogliate approfondire l'argomento, vi consiglio di consultare il sito dell'AIC riportato nella bibliografia.


BIBLIOGRAFIA

sito web dell'AIC consultabile al: https://www.malditesta-aic.it/

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